Zungoli è un delizioso borgo dell’Irpinia, tra i più incantevoli della regione, situato su di un colle tufaceo, a 657 metri sul livello del mare, nell’alta valle dell’Ufita nell’Appennino campano vicino al confino con la Puglia.
Ha una popolazione di circa 1.000 abitanti, ed un tempo era conosciuto come Castrum Curoli.
Nasce nel Duecento, quando ha inizio la realizzazione della fortezza, i Normanni modificarono la già presente Torre bizantina nella Rocca che ancora oggi si può ammirare nella porzione più alta del borgo, attorniata dai resti delle mura.
Nel tempo, il feudo, appartenne agli Angioini, e fu poi consegnato a Enrico di Valmontone.
Nei secoli la proprietà feudale passò a molti signori, fino all’abolizione della feudalità. In seguito, il borgo fu annesso al Regno delle Due Sicilie.
Il centro storico di Zungoli è davvero incantevole con i suoi angoli, i suoi vicoli e le sue piazzette.
Tutt’intorno un crocevia di palazzi storici, come i palazzi Caputi, Januzzi e Annichiarico-Petruzzelli.
Su tutte le costruzioni, svetta il Castello di Zungoli risalente molto probabilmente all’XI secolo. Un edificio fortificato con la funzione di difesa dalle incursioni bizantine.
Nella costruzione originale, il Castello era composto da quattro torri cilindriche collocate agli angoli, ma attualmente ne sono rimaste tre, in seguito alla distruzione del terremoto del 1456.
La fortezza è imponente, con i suoi 30 metri di lunghezza e 14 di altezza. Il Castello è stato di proprietà di varie famiglie nobili e signori di alto rango, oggi è abitato dai marchesi Susanna di Sant’Eligio.
Tra le costruzioni religiose, il Convento di San Francesco, distrutto e ricostruito più volte, tra terremoti, abbandoni e incuria.
Oggi l’edificio si presenta con i suoi affreschi del Cinquecento e Seicento e con una struttura articolata su due livelli, il piano inferiore, dove sono disposti i laboratori per la lavorazione della lana, il refettorio, la cucina e le cantine; e quello superiore che accoglie le celle dei frati.
La chiesa contigua al convento conserva preziose opere pittoriche, come la tela che raffigura “San Francesco in estasi tra due angeli”, realizzata dalla scuola napoletana del Seicento.
Gli altri edifici religiosi di Zungoli sono la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Non distante, sono collocate le cappelle di San Francesco di Paola e di Sant’Antonio da Padova e due torri, la Torre li Pizzi, appartenente al periodo normanno e la Torre delle Ciàvole. Luoghi che fanno parte delle leggende popolari, tra oscuri aneddoti e racconti, dove realtà e leggenda si fondono.
Il sottosuolo di Zungoli ha caratteristiche davvero uniche, quasi un mondo parallelo, costituito da centinaia di stretti cunicoli e grotte di tufo, che risalgono al IX e al X secolo e impiegate sin da allora, come cantine e depositi naturali.
Le attività economiche della zona sono principalmente nell’agricoltura, con i celebri ulivi e la produzione dell’olio extravergine DOP Irpinia delle Colline dell’Ufita, che proviene dalla notevole cultivar Ravece.
Tra i prodotti locali più rinomati, il formaggio, come il caciocavallo podolico e il caciomolara.
Il caciocavallo qui è frutto di una lavorazione davvero d’altri tempi, con la stagionatura che va dai 4 ai 9 mesi nelle grotte di tufo sotterranee.
Sono inoltre celebri prodotti artigianali, soprattutto nell’ambito delle creazioni in legno.